#15D Corteo Provinciale: un unico NOI bloccherà Capua

https://i0.wp.com/fbcdn-profile-a.akamaihd.net/hprofile-ak-snc6/276428_477218182328451_520382097_n.jpgFinalmente, in questa provincia di Caserta, apparentemente assopita e completamente schiacciata dalle pressioni delle organizzazioni criminali e del malgoverno generalizzato, si respira l’aria della demolizione del vecchio status quo e della ricostruzione di un nuovo scenario in cui forte è il protagonismo di tutte le comunità che popolano il territorio.

È in questo contesto che il movimento NoGas decide, dopo poco più di un anno dall’aver mosso i primi passi, di scendere in strada il 15 dicembre per attraversare e bloccare per un intero giorno la città di Capua, è in questo contesto che il movimento NoGas stimola i rapporti di cooperazione e solidarietà sviluppatisi con tutta la componente studentesca durante questa bellissima campagna di occupazione delle scuole, è in questo contesto che il movimento NoGas chiede a tutte le realtà in lotta per la difesa della salute e dei beni comuni di attraversare questo corteo e costruire un fronte unitario, al contempo sempre più ampio e multiforme, di opposizione sociale alle politiche speculative. Continua a leggere

8000 studenti in piazza a Caserta…Profumo non c’è, occupata la stazione!!!

Questa mattina circa 8mila gli studenti scesi in piazza per bloccare la cerimonia per il ventennale della SUN, a cui avrebbe dovuto partecipare anche il ministro Profumo. Gli studenti e le studentesse uniti e compatti, partiti dalla stazione dopo un breve corteo che ha invaso le strade di Caserta dove nessuna bandiera di partiti o organizzazioni politiche atte alla strumentalizzazione è stata sventolata, si sono ritrovati sotto la Reggia per far sentire il proprio dissenso al ministro Profumo ma anche a tutti coloro facenti parte al convegno che si schierano in prima persona per l’istallazione del gassificatore di Capua quali Zinzi, Mastellone e Di Natale. Continua a leggere

Occupare è stato solo l’inizio! #3D STOP PROFUMO

no profumoDopo circa una settimana si conclude questo ciclo di occupazioni che ha investito tutta la provincia di Caserta. L’occupazioni degli istituti hanno rappresentato un segnale davvero forte in tutta la nazione facendo intendere che gli studenti non vogliono più sottostare alle logiche di austerity e di sottomissimone e ricatto messe in atto dai governi. Questo ciclo di occupazioni però ha segnato solo l’inizio di una vera e propria nascita di un movimento studentesco casertano, infatti le varie relazioni, spinte da un forte spontaneismo, che si sono venute a creare tra gli studenti hanno fatto in modo che si mettesse in campo un processo organizzativo autonomo che a livello studentesco non si era mai visto in provincia. Continua a leggere

Dove non si fa politica non ci sono collettivi, quindi non c’è organizzazione–occupato l’itis Galileo Galilei di Sparanise

Oggi una testata giornalistica della provincia parla delle occupazioni che si sono avute a Vairano, ma la cosa che più ci duole è il fatto che si pcasarla di due scuole occupate e di studenti che poco sanno quello che stanno facendo. Vairano è l’esempio lampante di come che se nelle scuole non si fa politica, quindi non ci sono collettivi studenteschi, le occupazioni prendono pieghe per niente positive, infatti quando si parla di 300 ragazzi che poi ne diventano appena 20 e che poco sanno  il perchè stanno occupando, si parla di scuole dove all’interno non ci sono collettivi autonomi ed autorganizzati e scuole che lasciano ampio spazio al sistema della rappresentanza lasciando nelle mani dei rappresentanti d’istituto tutte le decisioni e le motivazioni delle occupazioni,diversamente dal Da Vinci che funziona nel modo più autonomo possibile, quindi ottimamente. Continua a leggere

#3D L’unico profumo che ci piace è quello delle lotte!!!

Senza sosta si susseguono le occupazioni degli istituti della provincia casertana, ma è ormai da più di un mese, proprio dallo scorso 5 ottobre, che il movimento studentesco s’impone con forza e rabbia nelle numerose piazze italiane, partendo dalla Val Susa sino ad arrivare all’estremo sud della penisola italiana. Continua a leggere