Studenti contro Gassificatore, Crisi e Austerity: La lezione ve la diamo noi!

Lo scorso 5 ottobre è stata la prima giornata di mobilitazione studentesca di questo autunno, una mobilitazione che, oltre ad interessare diverse piazze italiane, ha anche palesato una non più arginabile forza conflittuale espressa dai settori studenteschi.

 AZIONI, BLOCCHI, CARICHE e il ROGO DELLE SCHEDE ELETTORALI non sono soltanto il segnale nitido dell’insofferenza che, dopo anni di lotte contro la svendita della scuola pubblica, investe gli studenti di questo Paese ma rappresentano un’indicazione chiara della volontà di critica radicale e anticoncertativa verso quella visione che ha trasformato e trasforma l’istituzione scolastica sempre più in “fabbrica” di precarietà, in un più ampio scenario di crisi economica che getta preoccupanti ombre sul nostro futuro. Continua a leggere

11 FEBBRAIO IN PIAZZA PER DIFENDERE LA NOSTRA TERRA

SABATO 11 FEBBRAIO ORE 9.00 VILLA COMUNALE A S.MARIA C.V.
MANIFESTIAMO TUTTI PER DIFENDERE LA NOSTRA TERRA E LA NOSTRA SALUTE

La Terra di lavoro,messa in ginocchio da venti anni di emergenza rifiuti sta subendo un nuovo attacco: invece di bonificare le nostre terre,la Regione Campania continua ad inquinare approvando un piano regionale dei rifiuti CRIMINALE.

Scendiamo in piazza a S.Maria C.V. l’11 Febbraio 2012 contro il piano rifiuti della Regione Campania.  Il Piano prevede altri TRE INCENERITORI in Campania,oltre quello di acerra,un gassificatore a capua o comunque nel casertano e digestori anaerobici di ampia portata,uno di questi a S.Maria C. V.

PERCHè CHIEDIAMO CHE IL PIANO REGIONALE RIFIUTI VENGA MODIFICATO? Continua a leggere

Meeting Antagonista Meridionale: 17/18 dicembre

Il 17 e 18 Dicembre si terrà presso il CSOA Tempo Rosso di Pignataro il Meeting Antagonista Meridionale. A seguire il documento di indizione e il programma della due giorni.

Assistiamo ormai da anni alla svendita dei nostri territori e la crisi in atto rischia, soprattutto al sud, di modificare sempre di più i rapporti sociali nella direzione di un imbarbarimento generalizzato. Crediamo, anzi ne siamo convinti, che il Meridione sia da sempre centro di accumulazione capitalista e di modernita’ nonostante la narrazione sottosviluppista che ne viene fatta.

Vecchie e nuove forme di dominio prosperano nella complessa e multiforme convivenza tra il legalitarismo dello Stato e le forme del capitalismo armato, in un intreccio che non costituisce un’anomalia, bensì la declinazione naturale dello sfruttamento capitalistico sul nostro territorio.

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L’unica battaglia che si perde è quella che non si vuol combattere.

La nuova richiesta d’arresto emessa nei confronti dell’ex sotto segretario all’economia dell’ultimo Governo Berlusconi, il casalese
Nicola Cosentino, ha risollevato l’attenzione dell’opinione pubblica sulle vicende che vedono protagonista il noto esponente politico casertano.

Nell’Agro Caleno, si riaccende il dibattito pubblico sugli effetti che le scelte politiche dettate da colui che è stato definito dalla magistratura il “referente politico nazionale del clan dei casalesi” hanno avuto sul territorio. Decenni di pratiche clientelari, di saccheggio dei beni comuni, di aggressione all’ambiente e di negazione dei diritti e degli spazi di democrazia sono il prodotto di quella perversa commistione tra Stato e criminalità organizzata al servizio del capitale, che ben si sintetizza nella figura dell’ex sottosegretario. Emblema di questa commistione è apparsa, fin dall’inizio, la vicenda della Centrale Termoelettrica di Sparanise.

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Provincia di Caserta – laboratorio dell’attacco ai beni comuni

La provincia di Caserta laboratorio dell’attacco ai beni comuni

Costruiamo dal basso la risposta all’esproprio dei territori!

Il nostro territorio, la provincia di Caserta, non è certo nuovo ad attacchi ed espropri da parte del capitale, che distrugge e devasta, mettendo a profitto rifiuti, cave, beni comuni, anzi su tutto il territorio intere generazioni sono cresciute sull’onda di movimenti a difesa dell’ambiente e della salute. La novità, ai tempi della crisi globale, sta nell’acuirsi dei meccanismi di rapina e di cannibalizzazione dei territori, utilizzati come veri e propri “laboratori di sperimentazione”, dove il capitale mette in essere nuove strade per l’accumulazione di profitto. Queste vere e proprie “zone franche”, dove il capitalismo armato mette in piedi le più sopraffini strategie di controllo e di impoverimento dei beni comuni, sono, come la provincia di Caserta, di solito “periferia della periferia” delle metropoli e delle aree metropolitane meridionali, territori dove è possibile attuare lo sfruttamento delle risorse e l’esproprio dei territori in condizioni di assoluta tranquillita’ e liberta’ di azione.

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