Agro caleno in marcia per dignità e bonifica. Blocco stradale, tende e gazebo, in settimana l’incontro con il Prefetto!

Calvi Risorta (Ce). Le comunità calene ancora una volta danno lezione di dignità e riscatto; quella di ieri a Calvi Risorta, è una giornata importante per le rivendicazioni di bonifica sotto controllo popolare dell’area ex Pozzi e di opposizione alla Centrale a Biomasse di Iavazzi.

È stato un corteo che, dalla partenza da piazza Municipio, si è ingrossato sempre di più e che ha portato un migliaio di persone fino alla Strada Statale Casilina, dove si è proceduto ad un blocco per creare quel giusto rapporto di forza che doveva spingere la Prefettura ad ascoltare le nostre istanze. Continua a leggere

Biopower e biomasse, le uniche sentenze sono quelli popolari!

Ritorna la vecchia minaccia dell’inceneritore targato Biopower. A permetterlo è una sentenza del Consiglio di Stato che da ragione alla biopower, società investita nel 2009 da numerose inchieste giudiziarie con ben 23 arresti per la costruzione dell’impianto stesso. Ovviamente non bisogna vedere i film di Gomorra per capire chi sono questi soggetti: politici di ogni rango, imprenditori e camorristi del malaffare nostrano, dal locale fino ai palazzi di Provincia e Regione, uniti in quel perenne patto criminale di messa a profitto dei territori a discapito di migliaia e migliaia di abitanti. Continua a leggere

15 Marzo – Assemblea Popolare : la biomasse e la ex-Pozzi, sprechi di denaro e di risorse pubbliche || ACZR

A due anni dall’ inizio della lotta, è giunto il momento di presentare il conto a chi di dovere!

Riparte a pieno ritmo l’iter burocratico per la costruzione dell’ “inutile” Centrale a Biomasse del gruppo imprenditoriale marcianisano Iavazzi, finanziata con ben 17 milioni di euro di soldi pubblici.
Però la comunità calena è più veloce dei loro interessi, quindi ribadiamo il nostro parere negativo all’impianto. Quindi, se dai palazzi non ne tengono conto dell’opinione di decine di migliaia di persone, è di nuovo tempo di dettare dal basso l’agenda di lotta. Continua a leggere

Nessuna trattativa con i nostri carnefici! Un #fiumeinpiena non delega, lotta.

no gas

da NoGas

Ieri mattina a Caivano non eravamo presenti, ma ci teniamo a dire la nsotra. Come movimenti popolari e territoriali della provincia di Caserta non abbiamo delegato a nessun protagonista del momento alcun tipo di incontro con Caldoro o con chicchessìa. Abbiamo ritenuto importante essere nel fiumeinpiena di napoli del 16 Novembre, passando per l’assemblea del 30, perchè tante le realtà di lotta che hanno deciso di scendere in un’unica piazza, e un punto sicuro uscito dalla sintesi della variegata composizione di centinaia di comitati campani era proprio questo : nessuna mediazione in nessun incontro istituzionale! Continua a leggere

No Centrale a Biomasse. L’agenda non la detta una diffida, ma la rabbia delle comunità

AGRO CALENO – Dal presidio alla cava Calce Idrata di Sparanise, al corteo che ha visto 2000 persone scendere in strada il 26 ottobre a Calvi Risorta per dire NO alla centrale a Biomasse che Iavazzi Ambiente Srl vorrebbe costruire nell’area ex Pozzi, la determinazione delle comunità dell’Agro Caleno è stata sempre la stessa:non delegheremo mai più la nostra salute e i nostri territori a nessuno, saranno le comunità a difendere le comunità.

Il 26 ottobre tra mamme, bambini, giovani e anziani, le comunità hanno invaso, occupato e bloccato la S.S. Casilina, chiedendo un incontro col Prefetto a cui poter esporre le proprie esigenze. La richiesta non è stata ascoltata, così si è deciso in risposta che sarebbero state le comunità ad andare a Caserta per incontrarlo.

Un incontro programmato per Giovedì 7 Novembre, con in presidio una delegazione dell’Agro Caleno in attesa di essere ricevuti. Per l’occasioni la società civile si è ricompattata: i sindaci contro la centrale hanno offerto i pullman, il comitato ha organizzato il viaggio e le comunità pronte a partire.

La questura di Caserta pare abbia deciso che le istanze de cittadini sono troppo scomode per essere ascoltate, quindi, con un’azione degna delle peggiori dittature, ad un giorno dall’incontro, diffida gli attivisti del Comitato Popolare, i sindaci e perfino le ditte dei pullman che ci avrebbero trapostati in città, dal presentarsi a Caserta. Per di più mandando volanti e camionette di carabinieri e finanzieri nei luoghi dove erano previste le partenze.

Le conclusioni sono ovvie: le istituzioni chiudono gli occhi ma anche le orecchie e non sono disposte ad incontrarci, mettendo in campo tattiche repressive segno solo di chiusura e di paura nei confronti delle istanze ben più che legittime delle comunità che sono stanche di subire impianti, sotterramenti, veleni e devastazione. Per questo dall’assemblea avutasi, dopo esserci radunati tutti in villa a Calvi Risorta, si è giunti a conclusione che non resteremo di certo ad aspettare un incontro che è chiaro a tutti non voler concedere.

La battaglia prosegue, e da questo momento anche in maniera più forte visto che il muro eretto dalla controparte, per non ascoltare le popolazioni, diventa sempre più alto. Annunciamo iniziative e azioni, ci incontreremo nelle assemblee e nei consigli Popolari, pronti a scendere in piazza secondo le nostre  esigenze. L’agenda delle lotte non la detta una diffida, ma le comunità.

Sempre più convinti rilanciamo quelle parole che sono motore della protesta che si sta montando nell’Agro Caleno: LE COMUNITA’ DIFENDONO LE COMUNITA’