La giornata dell’8 Marzo viene ricordata come la giornata della donna, storicamente affonda la propria radice nel primo Novecento quando all’interno di una fabbrica occupata morirono centinaia di operaie, che rivendicavano diritti e garanzie di lavoro. Una ricorrenza che, nella sua dimensione paternalistica, inserita a pieno in un discorso capitalistico che strumentalizza e mercifica il corpo della donna ancor più di quello dell’uomo, sarebbe tutta da festeggiare, rivendicando i percorsi di parità tra uomo e donna, delle quote rosa e tante altre ancora. Consapevoli che le oppressioni che subiamo sui nostri corpi quotidianamente siano ben lontane dalla possibilità di rivendicare una vittoria in termini di emancipazione, ma soltanto il punto di partenza per spezzare le catene, quest’anno ne approfittiamo per fare un lungo elenco dei validi motivi per cui, secondo noi, c’è ben poco da essere felici e festeggiare e molto per cui lottare Continua a leggere
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#3D: Purtroppo alcune scuole si dissociano dal Movimento…perchè abituati alle passeggiatine non ai cortei!
La notizia che ci è giunta stamattina ha dell’incredibile, infatti già dopo la strana situazione creatasi ieri al corteo STOP PROFUMO che ha spezzato il corteo in “buoni e cattivi” (dove gli autonomi sono i cattivi ovviamente), chi andava a fronteggiare il cordone e chi si fermava 600 metri prima, veniamo a sapere che una scuola di Caserta si è dissociata dal corteo spontaneo e selvaggio che ha invaso Caserta perchè non autorizzato.
E’ una cosa assurda proprio perchè vorremmo spiegare a questa scuola dissociata che la scelta di non comunicare niente alla questura rappresenta una rottura dal punto di vista politico alla solita sfilata con percorso e azioni accordate con la digos, “che a volte ti danno anche una mano” a lanciare la cartigienica agli istituti privati sulla via del corteo. Continua a leggere
NO TAV: Dalla parte della Valle che Resiste
A rigor di logica, appare assurdo quanto accaduto nelle prime ore di questa mattinata in Val Susa. A poche ore dal partecipatissimo corteo di sabato 25/02, che ha visto la presenza di oltre 70.000 persone confluite a Susa datutta Italia (e non solo) per dire con forza “NO” alla TAV, ancora una volta lo Stato si è mosso con violenza, e senza alcuna leggittimità, per estorcere altri terreni alla popolazione con l’intenzione di estendere ulteriormente il cantiere fantasma di Chiomonte.
Anticipando i tempi annunciati per tali atti di esproprio, le forze dell’ordine erano ben certe di ritrovarsi innanzi pochi resistenti e, con dispiegamanto di forze oltremodo sproporzionato, hanno innescato una serie di eventi che hanno indotto Luca – storico attivista NO TAV – a ritrovarsi sul traliccio dal quale è caduto in seguito ad una forte scossa. Continua a leggere
TAV – ACCORDO ITALIA – FRANCIA
Un primo commento del tanto strombazzato accordo tra Italia e Francia sulla Torino Lione da notav.info
Si chiude così la Cig Italia Francia, trovato l’accordo. Cig non è una parolaccia, nè un gioco di ruolo a cui i due Paesi hanno partecipato ma la conferenza intergovernativa, titolo altisonante per una cassa vuota con la capacità, nonostante il vuoto di ratificare accordi internazionali che in molti casi come quello della tav Torino Lione diventano un imbuto dove colare risorse pubbliche verso i privati.
9 dicembre: la conferenza stampa del movimento no tav
da Infoaut
Vaie (Bassa Val Susa)– All’indomani della lunga giornata di lotta dell’#immacolata notav dell’8 dicembre il movimento riprende pubblicamente la parola indicendo una conferenza stampa per ribadire alcune verità elementari che la stampa mainstream sceglie di proposito di ignorare.