#TR18 – Indubstry: “Il tempo passa, ma il Tempo Rosso resta!”

Proponiamo di seguito alcuni ricordi di Filippo, cantante degli Indubstry, da sempre vicino alla nostra esperienza, fin dai primi anni di occupazione a cui ha partecipato con la sua prima band, i Jahina!
“A 20 anni frequentavo l’università a Caserta. Erano anni di profondi cambiamenti geopolitici, la cosiddetta globalizzazione si stava palesando ai nostri occhi e si allungava l’ombra della precarietà sui nostri futuri, allora ancora speranzosi. Al tempo il dissenso era ancora un diritto e la militanza, l’antagonismo trovavano terreno fertile nelle nuove generazioni. Il sistema aveva cominciato la sua opera di repressione massiccia e su vasta scala, ed era appena avvenuta la mattanza di un torrido luglio a Genova. E solo chi era li potrà davvero capire cosa significa.

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Mai più saremo saggi…se mai lo fossimo stati!

IMG_0702Il cammino a volte è ripido, ci impegna in traversate impervie e piene di pericoli, ci conduce in territori ostili, dove il camminare spalla a spalla resta la sola via di fuga. Il cammino ci rende più forti se affrontato con gli occhi aperti sui territori che solchiamo, se camminiamo domandando. E noi camminiamo, camminiamo e domandiamo, da 18 anni.
Domandiamo perché se una sola certezza abbiamo maturato in questi 18 anni è che tutto quello che attorno a noi è solido e sembra infrangibile, tutto quello che sembra grigia e claustrofobica certezza, va abbattuto, solo in questo modo il cammino può condurci verso la nuova terra che tutti ricerchiamo.

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Taglio delle reti alla Calenia: no pm10, no Tap, no Axpo!

Blitz alla centrale turbogas Calenia Energia di Saparanise (ce), dove un gruppo di militanti ha tagliato le reti di recinzione e si è introdotto all’interno della struttura con uno striscione con scritto “No Pm10, No Tap, No Axpo”. L’azione messa in campo da militanti anticapitalisti e delle lotte ambientali nell’agro caleno, ha avuto come obiettivo la centrale turbogas di Sparanise, che oltre a sforare continuamente i livelli di polveri sottili nell’aria, appartiene alla multinazionale Axpo, la stessa che sta costruendo il Tap (Trans Adriatic Pipeline) e distruggendo pezzi della costa salentina.

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