Scuola: Disuguaglianze e Digital Divide ai tempi della Pandemia

Un contributo di Pasquale “Paco” insegnante di Scuola Primaria e storico militante delle lotte sociali di Terra di Lavoro

Dopo oltre 3 mesi di chiusura delle scuole italiane si inizia a ragionare sulle disuguaglianze e l’isolamento didattico e personale dei bambini e ragazzi più vulnerabili, quei bambini che erano già a rischio di esclusione e dispersione scolastica.

Ad aprile l’Istat ha effettuato uno studio rispetto a queste tematiche che considera sia la disponibilità di computer e tablet per bambini e ragazzi tra i 6 e i 17 anni, sia gli spazi in casa che, per gli studenti in quarantena sono diventati anche i nuovi spazi dell’istruzione obbligatoria.

Secondo lo studio il 12,3% dei ragazzi compresi in questa fascia di età, non ha un computer o un tablet a casa e solo il 6,1% dei ragazzi vive in famiglie in cui, per ogni componente, è presente almeno un dispositivo. Così, soprattutto in famiglie con più figli o con un genitore che fa smart working, la didattica a distanza risulta essere quasi per nulla efficace. Continua a leggere

Sito di compostaggio rifiuti – Pignataro di nuovo sotto attacco: AI NOSTRI POSTI CI TROVERETE!

Ormai è più che assodato: la provincia di Caserta è oggi più che mai nucleo dell’accumulo e della riproduzione del capitale, luogo in cui imprenditori e politiche criminali continuano imperterriti nella messa a profitto dei nostri territori con la realizzazione di opere dannose e inutili, che altro non fanno se non aumentare devastazione, malattia, emarginazione e precarietà proprie della realtà di questi territori e di chi li vive.

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TAV – ACCORDO ITALIA – FRANCIA

Un primo commento del tanto strombazzato accordo tra Italia e Francia sulla Torino Lione da notav.info

Si chiude così la Cig Italia Francia, trovato l’accordo. Cig non è una parolaccia, nè un gioco di ruolo a cui i due Paesi hanno partecipato ma la conferenza intergovernativa, titolo altisonante per una cassa vuota con la capacità, nonostante il vuoto di ratificare accordi internazionali che in molti casi come quello della tav Torino Lione diventano un imbuto dove colare risorse pubbliche verso i privati.

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