Non ce ne vogliate, ma come tutte le estati, sotto il sole bollente, ritorna il solito scempio delle sfilate di Miss Italia, Miss maglietta bagnata e miss etc etc… che fanno tappa anche nei “paesini sperduti” del nostro alto-casertano.
Sia ben chiaro, non si tratta di moralismo o di bigottismo, né tantomeno viviamo nella repressione sessuale, ma crediamo che la volontà di poter liberare il proprio corpo sia alla base della rivendicazione che vogliamo fare. Liberare non significa scendere alla mortificazione con una giuria con tanto di paletta in mano pronta a votare il corpo migliore, e soprattutto pensiamo che non è di certo attraverso l’esposizione del corpo come oggetto che sia realizzabile il riscatto femminile.