#28O MOBILITAZIONE POPOLARE #BASTAIMPIANTI – PIGNATARO MAGGIORE

Appello alla partecipazione per il 28 ottobre,
tutti e tutte a Pignataro Maggiore!

Facciamo appello a tutte le comunità di Terra di Lavoro, ai singoli abitanti, ai comitati ed ai movimenti in difesa dei territori, alle realtà sociali e culturali, a tutte le donne e tutti gli uomini liberi che vogliono bloccare questo piano criminale chiamato “emergenza rifiuti”.

Un piano che da decenni schiaccia il volere delle comunità locali costringendole a doverne pagare tutti i costi. Dalle finte promesse lavorative alle ancor più ipocrite propagande di “utilità e sviluppo” che ai territori nulla danno, e hanno dato, se non morte e devastazione.

La Regione Campania ha dichiarato di nuovo guerra alle comunità di Terra di Lavoro: ben due nuovi impianti per il trattamento dei rifiuti, uno per l’umido di ingenti dimensioni ed uno per rifiuti tossici e pericolosi, dovrebbero sorgere a Pignataro Maggiore.
In un territorio come il nostro che negli anni ha già dato tanto, troppo, in termini di vivibilità, salute, ambiente ed agricoltura, nasce l’esigenza di una grande data di mobilitazione territoriale, il 28 ottobre, per far arrivare a chi di dovere il chiaro grido delle comunità che qui abitano e qui vogliono vivere, e vivere bene : “BASTAIMPIANTI” senza se e senza ma. Continua a leggere

Il Proletario, un libro per ricordare il giornale clandestino della Resistenza in Campania

Il Proletario fu l’unico giornale clandestino della Resistenza antifascista al Sud, stampato a Capua dalla primavera 1942 fino ad agosto 1943 e fondato da Aniello Tucci e Michele Semeraro. L’incredibile storia di questo giornale fuorilegge e delle persone che diedero vita all’esperienza fu messa a tacere e dimenticata subito dopo la guerra, anche per via di conflitti politici che fecero si che Aniello Tucci fosse espulso dal PCI da Togliatti nel 1947.

La storia de Il Proletario era stata lasciata all’oblio fino agli anni 90, quando lo storico Franco Pezone, pubblica una bella e appassionata ricerca/intervista ad Aniello Tucci, il lavoro di Pezone è stato ripreso dalla casa editrice indipendente Tracce Ribelli per ripubblicarlo con un’ampia considerazione iniziale, il cui lavoro di ricerca storiografica è stato coordinato da Massimiliaino Palmesano per Tracce Ribelli, in cui partendo dalla storia de Il Proletario, si è cercato  di riconnettere i fili della memoria e di fare luce su di una pagina di storia, quella della Resistenza in terra di Lavoro, troppo spesso e troppo a lungo dimenticata.

Il risultato è un vero e proprio punto di vista nuovo su quei mesi tra agosto e ottobre 1943 in Terra di Lavoro, si sono ricostruiti sabotaggi, azioni partigiane singole, vere e proprie battaglie campali e insurrezioni di massa in città come Capua e S. Maria, partendo sia da materiale edito, sia grazie a documenti inediti, soprattutto riguardo all’insurrezione capuana, portati alla luce dalla professoressa Anna Solari.

L’affascinante storia dell’unico giornale clandestino della resistenza meridionale si intreccia con le storie dei suoi redattori, dei suoi distributori e con le decine di storie di resistenza che conobbe la Terra di Lavoro e di cui parla il volume: dalla battaglia del monte Tifata all’eroico sacrificio del 16enne Carlo Santagata. Un quadro generale che riesce a dare una nuova luce sulle vicende resistenziali in provincia di Caserta.

Per maggiori informazioni, organizzare presentazioni o acquistare il volume scrivere a tracceribelli@gmail.com

Corteo Antifascista del 25 Aprile a Capua!

Il fascismo non è morto, anzi gode di ottima salute. In un paese in cui tutte le forze politiche dell’arco parlamentare utilizzano strumentalmente lo spauracchio della sicurezza ai fini elettorali e la pratica del fascismo di stato per reprimere il dissenso, le organizzazioni neofasciste hanno acquistato un ruolo centrale. Come ieri così anche oggi i Fascisti sono la mano armata di bastone del potere, dal PD di Minniti alla Lega di Salvini, utili a creare quel terrore necessario tra la gente a far passare qualsiesi decisione che limiti gli spazi di democrazia, per garantirsi il controllo di un paese schiacciato dalla crisi economica e dalle politiche di rapina dei governi che si sono succeduti.

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Bellona (CE), 14 aprile. La repressione fa i conti con la comunità.

un’immagine del corteo

Dopo gli undici avvisi di garanzia ad attivisti del comitato Cittadino Bellona/Triflisco mai più Ilside, ieri la risposta compatta di una comunità che non si lascia intimidire.
Sono stati circa 800 i partecipanti al corteo di ieri che ha attraversato le strade del piccolo comune della provincia di Caserta. Il comitato bellonese è il protagonista dell’ondata repressiva più dura ai danni di un comitato popolare nella storia delle lotte territoriali di Terra di Lavoro da venti anni a questa parte.
Il maldestro tentativo di dividere le anime del comitato Cittadino attraverso 11 denunce ha totalmente fallito, la giornata di ieri ne è stata la prova. Continua a leggere

Ilside: oltre il danno la beffa…denunciati gli attivisti del comitato mai più Ilside

“di seguito il comunicato stampa del comitato No Ilside di Bellona”

A Bellona, sulla vicenda Ilside siamo ormai alla frutta….

Per la comunità del territorio e per il comitato mai più ilside dopo il danno ora anche la beffa.
Il danno è enorme: dopo nove mesi dall’ incendio dell’ ex sito di stoccaggio, la messa in sicurezza, che la legge impone si faccia in 30 giorni, non è stata realizzata!
Regione e comune continuano in un assurdo rimpallo di responsabilità’ e intanto il sito è a oggi abbandonato, con rifiuti combusti lasciati sul posto e che ancora fumano, e con tanti rifiuti ancora presenti all’ interno che rischiano di generare un nuovo incendio, una ulteriore bomba ecologica.
Nonostante ciò e nonostante la procura abbia in corso indagini sul caso.

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