CONTINUA A CORRERE GIAMPY!!!

Sono passati ormai 6 anni da quel San Valentino in cui Giampiero Zinzi fu accolto in piazza a Pignataro dalle comunità in lotta contro il gassificatore di Capua (battaglia inoltre vinta, il gassificatore non si è più fatto) . Infatti diversemente da come alcuni vogliano far pensare quel giorno in strada non c’era semplicemente il Tempo Rosso ma un insieme di uomini e donne che si battevano in difesa dell’ambiente di cui i militanti del TR erano solo una parte.

Sappiamo bene cosa significa voler invertire la rotta di questi territori che ad ora vanno in una direzione di soprusi e devastazione ambientale alla quale ci opponiamo da sempre, consci del fatto che questa scelta di vita ha dei costi, sono infatti decine le denunce a carico di attivisti, non solo del TR, che abbiamo accumulato, per bloccare impianti dannosi, ricevere bonifiche, messe in sicurezza e liberare spazi per restituirli alle comunità.

  Continua a leggere

Chi decide sui nostri territori? Dall’Agro Caleno all’Alto Casertano siamo sotto attacco. Costruire comunità resistenti è l’unica via d’uscita.

Anche questo 2019 ha visto i territori martoriati della provincia di Caserta come luoghi prescelti per l’installazione di impianti di morte. Che si tratti di monnezza, o di energia, questi progetti strappano il potere decisionale sul proprio territorio ai suoi abitanti e lo concentrano nelle sole mani sporche di chi dovrà condurre l’affare milionario.

L’impiantistica “bio” come denominano i vari progetti che negli ultimi anni stanno investendo l’Agro Caleno, e l’impiantistica “eco” come la turbogas targata Edison di Presenzano, vanno guardate nel complesso con la lente dei saperi accumulati negli anni da parte degli abitanti campani. Questi impianti rispondono alla stessa logica di accumulazione nei luoghi prescelti, causando di fatto un saccheggio importante dei territori e delle risorse, dove l’impatto ambientale, le malattie, le malformità generazionali, l’avvelenamento dei terreni e dell’aria, sono “effetti di importanza secondaria” rispetto all’unico interesse predominante che è “il profitto”. In nome di questo infatti si piegano complici sindaci, istituzioni, enti sanitari e procura.

Continua a leggere