C.A.L.eS. – Comunità Autonome Libere e Solidali

Sabato 18 Gennaio a Sparanise è nato un nuovo spazio libero nell’AgroCaleno: C.A.L.eS. Comunità Autonome Libere e Solidali.
Un antico stabile sede di una fabbrica di armi bianche di epoca borbonica, di proprietà della Provincia (l’Ex Ragioneria), lasciato marcire nel degrado, è stato recuperato per essere riconsegnato alla collettività. Per essere trasformato in un bene comune, per essere difeso da chi ne è naturale custode: la comunità. Continua a leggere

Per un Movimento della Riappropriazione.

7La provincia di caserta tra mondo della formazione e lotta per i Beni Comuni

“Uno scenario inimmaginabile appena qualche mese fa”. Non ci sono parole migliori per registrare la situazione determinatasi in provincia di Caserta negli ultimi giorni soprattutto grazie all’ampio e determinato movimento studentesco che, a partire dalle molteplici occupazioni degli istituti scolastici della provincia, si è posto con forza al centro della vita pubblica affiancandosi alle vecchie e nuove lotte diffuse sul territorio, arricchendole e rilanciando in avanti. Attenzione però, c’è ancora moltissimo da fare, le lacune, le difficoltà, i limiti ci sono, forse proprio in virtù della straordinaria generalizzazione che si è prodotta e, al netto delle problematiche succitate, riteniamo opportuno spendere qualche riflessione a riguardo. Continua a leggere

Contro la scuola della crisi, costruiamo la scuola delle lotte! Okkupati il Pizzi, il Nevio e l’Amaldi…ed è solo l’inizio!

Dopo la partecipatissima assemblea tenutasi all’Amaldi occupato nella giornata di ieri (25/11/12) questa mattina sono state ben due le scuole che fulmineamente hanno raccolto il testimone di questa staffetta delle occupazioni lanciata dai collettivi studenteschi autorganizzati ed autonomi della provincia di Caserta. Erano più di 5 anni che istituti come il Pizzi di Capua e il Nevio di Santa Maria Capuaa Vetere non venivano occupati, ma proprio stamattina, dopo la partecipatissima assemblea di ieri sono stati molti gli studenti intenzionati ad alzare il livello della lotta e del conflitto nelle loro scuole occupando. Continua a leggere

Forconi e Forche

Ed è vero che, come ha osservato qualcuno, le rivendicazioni di questa esplosione di protesta sono tante e tali che a guardarle ti fanno venire le vertigini. E come potrebbe essere altrimenti? Come ci si aspetta che dovrebbe essere, nell’Italia di oggi e nel meridione, la piattaforma perfetta e condivisa di un sommovimento che, per essere tale, è necessariamente portatore di istanze diverse e molteplici?

 In verità molti si sono chiesti, nel passato più o meno recente, come sia stato possibile tenere in piedi la pace sociale in un paese alla deriva. Il meridione d’Italia è stato interessato da una questione sociale annosa, discussa e ridiscussa ma che, senza ombra di dubbio, resta irrisolta se non addirittura assunta a paradigma di un modello di accumulazione capitalistico in cui lo sfruttamento e l’indotta arretratezza di una parte consistente del territorio, sono presupposto e garanzia dello “sviluppo” del resto del Paese. Continua a leggere