La difesa dei territori come possibilità di contrattacco! Costruiamo il Movimento contro gli impianti tossici e nocivi!

Siamo all’alba di una nuova emergenza rifiuti, come al solito un’emergenza “a orologeria”, pianificata in base a precisi progetti di speculazione e di messa a profitto dei nostri territori. Ormai è palese: il piano criminale che dovrebbe portarci ad una nuova emergenza è in atto, lo si evince dalla strategia dei roghi che stanno attanagliando tutta la Nazione da due anni a questa parte e dai tentativi di installazione di nuovi impianti per lo stoccaggio e il trattamento dei rifiuti, compresi quelli provenienti dai disastrosi roghi di questi anni.

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Sito di compostaggio rifiuti – Pignataro di nuovo sotto attacco: AI NOSTRI POSTI CI TROVERETE!

Ormai è più che assodato: la provincia di Caserta è oggi più che mai nucleo dell’accumulo e della riproduzione del capitale, luogo in cui imprenditori e politiche criminali continuano imperterriti nella messa a profitto dei nostri territori con la realizzazione di opere dannose e inutili, che altro non fanno se non aumentare devastazione, malattia, emarginazione e precarietà proprie della realtà di questi territori e di chi li vive.

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Tempo Rosso sotto sgombero: 10 denunce per invasione e occupazione! Alle intimidazioni risponderemo con la resistenza ad oltranza: Tempo Rosso non si tocca!

Sono stati notificati, in questi giorni, 10 avvisi di conclusione indagini verso altrettanti militanti del Csoa Tempo Rosso, con accuse che vanno dall’invasione e occupazione della struttura fino all’imbrattamento. Indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Un intervento senz’altro tempestivo: si sono accorti solo dopo 19 anni che gli stabili dell’ex macello di Pignataro sono stati liberati e restituiti all’uso della comunità, visto che in questi 19 anni sono migliaia le donne e gli uomini che hanno attraversato lo spazio. Anni di presenza costante sul territorio, in particolare in tutti i cicli di lotte a difesa della salute e dei territori: dalla discarica provinciale e la piattaforma per rifiuti industriali a Pignataro alla centrale biogas di Sparanise; dal gassificatore a Capua fino agli ultimi cicli di lotte a Calvi Risorta, contro la centrale a biomasse e per la bonifica della discarica ExPozzi, e a Bellona, per la bonifica dell’Ilside.

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Bonifica #Ilside: la soluzione sta nella lotta popolare non in una cabina elettorale

26794034_10213080159710595_689458639_n.pngCi preme in questo periodo di frenesia da campagna elettorale fare alcune precisazioni riguardanti la lotta per la bonifica dell’ Ilside.

Da sempre, la nostra posizione all’interno di tutti i movimenti popolari e le lotte ambientali che nel corso degli anni abbiamo attraversato, e’ sempre stata chiara, e’ sempre stata di rottura e mai conciliante con chi che crede che la soluzione possa trovarsi in una “x” lasciata ogni cinque anni in una cabina elettorale.

Tutta questa frenesia ovviamente nuoce gravemente alle lotte, alla partecipazione e alla voglia di mettersi in gioco di quella comunità che crede che ribellarsi e squarciare il velo della pace sociale sia l’unica soluzione praticabile per raggiungere gli obiettivi che ci prefissiamo come movimenti popolari.

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Scenari post-referendari e territorio – Assemblea Domenica 18 al Csoa Tempo Rosso!

A qualche settimana dal voto referendario che ha consegnato la schiacciante vittoria del No e a fronte degli sviluppi degli ultimi giorni, lanciamo l’appello, sul nostro territorio, al confronto e alla contaminazione tra i vari No che nella nostra provincia quotidianamente costruiscono lotte e resistenze.
Crediamo sia doveroso provare a costruire ambiti di confronto in questa fase, sia per la forte connotazione di “classe” che la vittoria del No ha dimostrato, soprattutto a sud e soprattutto tra gli strati sociali subalterni, quelli giovanili e di quanti subiscono di piu’ il peso della crisi sulle proprie spalle. Sia perché a fronte dell’interessante movimento magmatico che ha portato alla vittoria del no e nonostante la schiacciante vittoria nelle urne, l’ipotesi del No Sociale stenta ancora a trovare gli spazi giusti per costruire dal basso forme di ingovernabilità e conflitti sociali. Crediamo infatti che seppur in modi frammentati e e poco coordinati, il nostro territorio, riesce ad esprimere una vitale galassia di esperienze, di lotte, di circuiti di elaborazione teorica e di sperimentazione pratica, che necessiterebbe di maggiore confronto e di maggiori reciprocità, nell’ottica di rendere detti percorsi piu’ incisivi sia nella loro singolarità, ma soprattutto su di un piano complessivo di difesa degli interessi di classe e contrattacco verso le nostre controparti.

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