
Non si ferma la lotta del Comitato contro la Centrale a Biomasse nell’Agro Caleno

Da più di un anno siamo in campo per scongiurare la realizzazione di una centrale inutile e dannosa. Martedì 29 aprile, alle ore 16.30 presso il palazzetto dello sport di Calvi Risorta, in piena campagna elettorale e con un incontro sul tema, chi fino ad oggi si è disinteressato all’allarme lanciato già da tempo dai cittadini vorrebbe far aprire gli occhi su una questione che ha già ricevuto la bocciatura popolare tramite cortei, iniziative, consigli popolari e presidi!
Chiediamo esplicitamente un consiglio comunale aperto sulla tematica, e il rinvio della conferenza dei servizi prevista per il 6 maggio. Riteniamo che un consiglio comunale aperto sia l’unico luogo di confronto le cui caratteristiche decisionali e democratiche soddisferebbero le necessità e i criteri minimi di tutta la popolazione, e che questo sia convocato prima di qualsiasi conferenza dei servizi iniziale. Continua a leggere
Domenica scorsa, in piazza a Pignataro e nonostante la pioggia, si è tenuto un nuovo consiglio popolare del movimento contro la TARES. A fronte delle prime vittorie ottenute nei giorni scorsi (sconto dai 50,00 agli 80,00 euro per chi vive da solo e riscrittura aperta e partecipata del regolamento per il prossimo anno), la comunità, con determinazione, ha lanciato una nuova data di assedio al Comune, prevista per giovedì 27.
Calvi Risorta (Ce) – Il 1° febbraio si è svolto il presidio, annunciato da diversi giorni, del Comitato per l’Agro Caleno: No centrale a Biomasse presso la Cava Fabbressa, tra i comuni di Sparanise e Calvi Risorta. Il sito in questione è salito agli onori delle cronache per essere stato gestito, nel corso degli anni, in maniera poco chiara (la società che vi operava risulta colpita da interdittiva antimafia fin dal 2009) nella evidente e sospetta ‘distrazione’ da parte di amministratori ed istituzioni preposte al controllo. Gli stessi ‘poco informati’ amministratori che blaterano di Centrali a Biomasse come risposta al problema occupazionale e che ritengono che qualche neoplasia in più sia il giusto prezzo da pagare per un presunto sviluppo del territorio. Continua a leggere
AGRO CALENO – Dal presidio alla cava Calce Idrata di Sparanise, al corteo che ha visto 2000 persone scendere in strada il 26 ottobre a Calvi Risorta per dire NO alla centrale a Biomasse che Iavazzi Ambiente Srl vorrebbe costruire nell’area ex Pozzi, la determinazione delle comunità dell’Agro Caleno è stata sempre la stessa:non delegheremo mai più la nostra salute e i nostri territori a nessuno, saranno le comunità a difendere le comunità.
Il 26 ottobre tra mamme, bambini, giovani e anziani, le comunità hanno invaso, occupato e bloccato la S.S. Casilina, chiedendo un incontro col Prefetto a cui poter esporre le proprie esigenze. La richiesta non è stata ascoltata, così si è deciso in risposta che sarebbero state le comunità ad andare a Caserta per incontrarlo.
Un incontro programmato per Giovedì 7 Novembre, con in presidio una delegazione dell’Agro Caleno in attesa di essere ricevuti. Per l’occasioni la società civile si è ricompattata: i sindaci contro la centrale hanno offerto i pullman, il comitato ha organizzato il viaggio e le comunità pronte a partire.
La questura di Caserta pare abbia deciso che le istanze de cittadini sono troppo scomode per essere ascoltate, quindi, con un’azione degna delle peggiori dittature, ad un giorno dall’incontro, diffida gli attivisti del Comitato Popolare, i sindaci e perfino le ditte dei pullman che ci avrebbero trapostati in città, dal presentarsi a Caserta. Per di più mandando volanti e camionette di carabinieri e finanzieri nei luoghi dove erano previste le partenze.
Le conclusioni sono ovvie: le istituzioni chiudono gli occhi ma anche le orecchie e non sono disposte ad incontrarci, mettendo in campo tattiche repressive segno solo di chiusura e di paura nei confronti delle istanze ben più che legittime delle comunità che sono stanche di subire impianti, sotterramenti, veleni e devastazione. Per questo dall’assemblea avutasi, dopo esserci radunati tutti in villa a Calvi Risorta, si è giunti a conclusione che non resteremo di certo ad aspettare un incontro che è chiaro a tutti non voler concedere.
La battaglia prosegue, e da questo momento anche in maniera più forte visto che il muro eretto dalla controparte, per non ascoltare le popolazioni, diventa sempre più alto. Annunciamo iniziative e azioni, ci incontreremo nelle assemblee e nei consigli Popolari, pronti a scendere in piazza secondo le nostre esigenze. L’agenda delle lotte non la detta una diffida, ma le comunità.
Sempre più convinti rilanciamo quelle parole che sono motore della protesta che si sta montando nell’Agro Caleno: LE COMUNITA’ DIFENDONO LE COMUNITA’