CONTAMINAZIONI il 27 luglio al Tempo Rosso – Mostra d’arte, Cineforum e musica contro la devastazione ambientale.
Ebbene si, la contaminazione è evidente, si palesa sotto forma di nubi nere che fagocitando pezzi di cielo ci occludono la vista di un orizzonte che abbiamo ereditato forse indegnamente. Immagine questa che ormai è una costante dei territori vittime dell’abbandono, dello sfruttamento, della messa a profitto spietata di ogni cosa.
La contaminazione è evidente anche quando al supermercato non sappiamo quali prodotti scegliere facendo attenzione alla loro provenienza che oramai è il discrimine nella scelta di quale veleno ingurgitare. L’aria, la terra, l’acqua, insomma il nostro “habitat” è in cancrena e ciò che crediamo di sapere pare essere ogni volta solo la punta dell’iceberg.
Ancora, la contaminazione è così evidente che la nostra quotidianità entra a far parte di statistiche per mappare un territorio nel quale l’inquinamento ambientale è direttamente correlato all’incidenza di qualsiasi tipo di tumore.
Queste sono solo alcune delle contaminazioni che subiamo da parte di un sistema economico che anche altrove, magari con modalità differenti, decide quali siano i territori da violare.
Ma esiste anche un altro tipo di contaminazione, diversa, che ci prende dentro.
Questa contaminazione è anch’essa evidente e la si nota negli sguardi di complicità che nascono nelle comunità in lotta contro la devastazione dei territori, le vittime di un modello di sviluppo fondato sul saccheggio diventano baluardo di un’umanità differente divenendo culla di una soggettività capace di pensare ai luoghi in cui vive in altro modo, con il coraggio, avvolto in un fazzoletto nero, di giovani ribelli e di chi in questo deserto crea vita.
In definitiva una comunità coesa che in quella contaminazione sviluppa un anticorpo contro l’arrivismo e la prevaricazione e si riconosce in un tutt’uno da autodifendere. Da vittime, da oppressi, contaminati, a portatori sani di una contaminazione deturnata.
Un processo di contaminazione è sempre in atto, nessuno può sentirsi escluso, esserne vittima o essere noi stessi germe dipende dalla prospettiva dalla quale guardiamo la cosa e di come agiamo di conseguenza, insomma, decidere di essere o non essere donne e uomini liberi.
I nostri corpi sono mutati ma mutanti sono anche le nostre coscienze. Ribaltare i significati dei concetti in questa giornata diviene priorità, o meglio, è ribaltare la prospettiva dalla quale leggiamo la realtà che diviene fondamentale.
Liberi di poter mutare dopo l’attacco subito, di maturare coscienza, di creare alternative, ma soprattutto, liberi di creare forza per colpire e distruggere. Liberi di poter vivere la solidarietà là dove dovrebbe esserci prevaricazione.
Racchiudere in immagini questo germe, questa è la sfida che affronteremo, rappresentare questa mutazione in una giornata che nasce essa stessa dalla contaminazione di differenti realtà che trovano nel Tempo Rosso la possibilità di potersi confrontare.
H 18;
-MOSTRA :”la comunità si oppone alla devastazione ambientale”
ESPORRANNO: Quadratum Lab, Luma, Effe , YeleMaria, Tres, La Spiga, Micol Salomone, Psydeath.
-Musica with The Bass Withc Project
H 21:
-Cineforum a cura di Pietro Papale: “Due tre cose che so di lei” di Jean Luc Godard
BAR e CUCINA ATUROGESTITI