Salvini a Napoli: alle minacce dei fascio-leghisti rispondiamo con la rabbia degna delle comunità del Sud!

Salvini a Napoli: alle minacce dei fascio-leghisti rispondiamo con la rabbia degna delle comunità del Sud!
Siamo sinceri. Ci fa piacere che un nostro post sulla venuta di Salvini a Napoli l’11 marzo prossimo, abbia attirato l’attenzione non solo dell’interessato, ma anche delle pagine legate a Noi con Salvini e di tante testate giornalistiche e siti di informazione a livello nazionale. Attenzione che ci ha procurato una serie di commenti e messaggi di minaccia ai quale però non daremo peso più di tanto, se non dicendo che facciamo militanza in un territorio difficile da circa 20 anni e da sempre siamo stati contro i poteri forti, le minacce per noi sono pane quotidiano e non ci spaventano certo, anzi ci danno solo più caparbietà nel portare avanti i nostri percorsi. In ogni caso, non ci sembrava che il post fosse minaccioso, anzi l’ironia ci sembrava palese. Ma alcune precisazioni sono d’obbligo.

Come prima cosa, la grafica che ha riscosso l’attenzione del leader leghista non è farina del nostro sacco, è l’idea di una nostra compagna, Yele, writer e grafica, anche lei bersaglio di minacce e a cui va la nostra solidarietà, che ha elaborato il progetto, noi lo abbiamo semplicemente condiviso. Anche quella grafica, per quanto ci riguarda, fa parte di quel mondo fatto di uomini e donne libere che noi andremo a difendere a Napoli l’11 marzo; forse la satira da fastidio a Salvini, ma quasi sicuramente avrebbe detto lo stesso anche di un graffito sui muri, la libertà, lo comprendiamo bene, non è un concetto conosciuto dalle parti del leader padano.
Inoltre non è una nostra idea esclusiva la partecipazione alla manifestazione dal territorio di Terra di Lavoro: è un percorso che stiamo condividendo insieme a tante realtà che formano il Coordinamento Terra di Lavoro, percorso che a sua volta confluirà nelle iniziative promosse da una galassia di realtà campane, una vera e propria comunità che condivide i concetti di antirazzismo, antifascismo, libertà. Non siamo soli e anzi, saremo tantissimi.
Si trattava quindi di una semplice grafica satirica, ma questo non smussa né toglie importanza alla nostra ferma determinazione nel ribadire che la Campania non vuole Salvini e le sue politiche fondate sull’odio, cio’ non ferma la rabbia degna che come comunità campane andremo ad esprimere nella piazza dell’11 marzo. Saremo in piazza per difendere la Napoli popolare e mediterranea, la Napoli dove saraceni e normanni camminano negli stessi vicoli, la Napoli delle Quattro Giornate. Saremo in piazza perchè come comunità, abbiamo pagato un prezzo altissimo a favore del benessere del nord che Salvini tanto dice di voler preservare: sappiamo bene che tante industrie del nord hanno sversato per anni rifiuti tossici nelle nostre terre, altro che secessione.
Saremo in piazza determinati contro il concetto di “razza” e di un concetto di “identità culturale” che proprio non ci appartengono, né come militanti antifascisti e antirazzisti, né come meridionali, almeno dai tempi della Magna Grecia, se non anche da prima.
Ci hanno chiamato “zecche”, meglio ancora se scarafaggi, anzi, detta alla inglese “bug”, come gli errori dei sistemi operativi dei software, rivendichiamo l’essere anomalia nel vostro sistema che opprime ed affama, gridiamo vendetta contro anni di colonialismo culturale ed economico ed oggi, anche i nipoti dei contadini del sud, o di quelli emigrati nelle fabbriche al nord, ad arricchire i padroni e i “cummenda”, possono mettervi i bastoni tra le ruote, possono farvi sentire il loro fiato sul collo.
Per questo scenderemo in piazza l’11 marzo, dalle campagne raggiungeremo la città, per gridare insieme a tutti gli altri la nostra rabbia degna, quella dei migranti e dei rifugiati, quella dei disoccupati e delle comunità investite dal biocidio, quella di tutte le donne e gli uomini che scenderanno in strada a difesa della libertà!
Salvini magnat n’emozione!
Le compagne e i compagni del Csoa Tempo Rosso