Il 16 Novembre Terra di Lavoro sfocia nel#fiumeinpiena a Napoli: rompere gli argini, travolgere tutto!
La fase di movimento e di mobilitazione che sta attraversando la regione Campania è giunta a un punto importante: il corteo del 16 novembre. il fiume in piena che si riverserà nelle strade di Napoli deve diventare il punto di inizio di una nuova stagione di dignità e di lotta contro il biocidio.
L’intera regione è attraversata da comitati, movimenti, gruppi che da mesi, alcuni da anni, lottano e fanno vivere sui territori esperienze comunitarie e sociali che riteniamo debbano finalmente camminare insieme nel rispetto delle differenze e delle singole vertenze, con l’obiettivo di rendere il fronte anti-biocidio sempre più solido ed incisivo, dalle lotte contro discariche ed impianti, a quelle contro i roghi, fino alla vicenda delle bonifiche.
In tutto questo fermento la provincia di Caserta rappresenta una parte per nulla marginale delle lotte e delle esperienze dei movimenti che negli anni hanno attraversato la nostra regione, per questo lanciamo questo appello a una partecipazione unitaria e territoriale al corteo del 16 novembre, per mettere insieme in cammino le comunità di Terra di Lavoro, come molti comitati vanno ribadendo e come già un anno fa fu rilanciato al meeting provinciale tenuto alla Reggia di Carditello nel novembre 2012. Tante esperienze diverse, tante lotte, vittorie e sconfitte, che negli anni hanno sedimentato una nuova coscienza nelle comunità resistenti, che ora si affacciano, come affluenti del fiume in piena, a questa nuova fase.
Il 16 novembre cammineremo compatti ed uniti dalla provincia di Caserta per gridare la nostra rabbia e il nostro secco “No” a ulteriori progetti di devastazione del territorio, per gridare che chi ha inquinato ora deve pagare. In piazza ci saranno le comunità che si sono battute contro la discarica di Ferrandelle, che lottano per l’apertura del centro di compostaggio e per le bonifiche della cittadella della monnezza a cavallo tra San Tammaro e S. Maria la Fossa, ci sarà il movimento No-Gas che lotta contro la costruzione del Gassificatore di Capua, il Comitato per l’Agro Caleno contro la centrale a Biomasse, il comitato contro il digestore di S. Maria Capua Vetere, il comitato Stop Biocidio Caserta, [attendiamo ulteriori conferme] e tantissimi altri che si battono sui territori quotidianamente.
Lanciamo quindi l’appello a una partecipazione unitaria che sappia portare in quella piazza le lotte e le mobilitazioni che da anni vivono in Terra di Lavoro, contro le discariche, i roghi tossici, contro il trattamento termico dei rifiuti e contro ogni forma di nocività, per delle vere bonifiche controllate e guidate dalle comunità per evitare nuove forme di speculazione e di avvelenamento. E’ nostro compito portare in quella piazza la nostra voce, per ingrossare e far esondare questo fiume, per farlo riversare in tutte le campagne della nostra regione, per non farlo morire nel mare della compatibilità con i nuovi piani speculativi che le bonifiche portano con se.
Un affluente formato dall’acqua delle lotte, dai saperi di comunità resistenti, dalla rabbia e dalla voglia di riscatto di chi ha subito fin troppo e ora dice basta. Il 16 novembre saremo un’unica forza, un unico striscione ma cento bandiere, cento lotte, cento esperienze di opposizione al biocidio, per alzare forte la voce delle genti di una delle zone maggiormente colpite dall’avvelenamento e dalla devastazione.
Comunità di Terra di Lavoro solleviamoci!
Stiamo organizzando autobus per partecipare tutti insieme al 16 novembre contatta: (contatti da inserire per territorio)
Movimento No Gas (Capua) – Comitato No Biomasse (Agro Caleno) – Terra Pulita ( S. M. La Fossa) Comitato No Inceneritore Terra di Lavoro (Aversa) Stop Biocidio (Caserta) No Digestore (S.M.Capua Vetere) No TurboGas (Presenzano)
Per ulteriori adesioni contattateci.