SCARICHIAMO GRANAROLO! SCARICHIAMO L’AUSTERITY!

Stamattina Terra di Lavoro si è schierata al fianco dei facchini di Bologna che da mesi sono in lotta contro lo sfruttamento nel mondo della logistica. L’iniziativa di boicottaggio contro la Granorolo è stata accolta con molto entusiasmo e curiosità dalla gente del quartiere, che ha mostrato grossi slanci di solidarietà per i lavoratori licenziati da quest’azienda, con l’unica colpa di aver chiesto condizioni di lavoro dignitose.

Tra chi ha da sempre comprato i prodotti di questo marchio sono nate le domande più curiose e, nello spiegare il perchè della campagna a sostegno della lotta dei facchini, molti si sono convinti a non comprare più i prodotti dell’azienda emiliana.

La scelta di restare nei nostri quartieri nasce dalla mancanza di grossi punti di distribuzione legati soltanto alla Granarolo ma anche dall’esigenza di partire dal locale per poi continuare con azioni informative e di boicottaggio da estendere a tutto il nostro territorio, mettendo allo scoperto quello che la Granarolo rappresenta: una centrale di produzione di schiavitù e di alimenti insalubri, dato che molte mucche della Granarolo pascolano tranquillamente sotto gli inceneritori.

Terra di Lavoro dichiara che nel nostro frigo non c’è posto per un latte al sapore del sangue dei facchini caricati dalla celere e della diossina dei bruciatori di rifiuti.

Ed è per questo che continueremo, nelle prossime settimane, andando presso tutti i punti vendita, i supermercati e i centri commerciali per estendere la campagna di boicottaggio!

SIAMO TUTTI FACCHINI

csoa Tempo Rosso