Questa mattina 20/11/12 durante l’assemblea d’istituto del liceo scientifio Garofano di Capua (CE) alcuni militanti del Collettivo Autonomo Stuentesco Apache hanno calato uno striscione dal balconcino soprastante la cavea dove si svolgeva l’assemblea con sopra scritto:”Palestina libera, Intifada fino alla vittoria”.
Gli studenti autonomi hanno ritenuto importantissimo portare all’interno delle scuole questo discorso per sensibilizzare tutti gli studenti e la classe insegnante sull’accaduto in Palestina in questi giorni. La risposta della classe insegnante e del preside e stata però tutt’altro che positiva, infatti appena lo striscione è stato calato, un professore accompagnato da alcuni membri del personale ata sono saliti al piano superiore per strapparlo. Questo ha rappresentato un vero e proprio gesto di repressione nei confronti di studenti che criticamente prendono posizione sugli eventi che fanno parlare il mondo in questi giorni.
Con questo gesto riteniamo come CAS APACHE che il preside, gli insegnati tutti e il personale ata si sono macchiati del sangue palestinese che Israele sta versando ormai da anni facendo in modo che gli studenti non sappiano di ciò che sta succedendo. Per quanto riguarda il professore che ha stracciato personalmente lo striscione riteniamo che il suo comportamento è fascista e per niente pedagogicamente giusto, dato che come insegnante dovrebbe spingere e supportare quegli studenti che hanno una coscienza critica su quello che studiano e quello che vedono e sentono nei mass media ogni giorno. Per questo come studenti autonomi ci apettiamo che gli altri insegnanti prendano una posizione sull’accaduto, perchè per noi chiè indifferente è parte del problema ei appoggia Israele, stato che sotto la bandiera della democrazia massacra il popolo palestinese. La cosa che più ci da fastidio è che non è la prima volta che all’interno di questo istituto si sono presentati episodi di repressione da parte di preside ed insegnanti sceriffo. Gli studenti autonomi non staranno zitti e continueranno per la loro strada.
Ci teniamo a dire che purtroppo l’accaduto non ci ha sorpreso pre niente dato che in questo istituto episodi di repressione si sono registrati anche per quanto rigurada le proteste contro l’istallazione del gassificatore di capua, ci viene quasi da dire che è normale che gli insegnanti siano indifferenti di fronte alla morte di ragazzi e bambini palestinesi dato che sono indifferenti dinanzi alla futura morte dei loro di figli per colpa dell’ecomostro
Speriamo che episodi di questo tipo non si presentino più in quanto pedagogicamente e politicamente ingiusti
CAS APACHE. studenti e studentesse autonomi/e