Tempo Rosso

Entrare in un centro sociale Occupato Autogestito implica già una scelta, quella di aver preferito una logica alternativa al grande supermarket culturale della società. Significa entrare in uno spazio libero, sottratto al degrado e alla speculazione all’interno del quale vive un’idea differente di società e relazioni. È per questo che entrare al Tempo Rosso non è come entrare in un qualsiasi luogo di divertimento che le città ti offrono. Di luoghi simili ce ne sono fin troppi, luoghi pensati per anestetizzare la mente. Il Tempo Rosso ha un’altra storia. Da oltre 12 anni, contro ogni repressione, lavora alla costruzione di un progetto politico/culturale alternativo a quello esistente. Da oltre 12 anni sperimentiamo un nuovo modo di aggregazione sociale e lavoro politico, una realtà di organizzazione che costituisce un importante laboratorio di comunicazione sociale in cui la moltitudine di rapporti informali, relazionali, è altrettanto importante del tessuto formale. In paesi orfani di spazi pubblici, in cui la vita associata inibisce la possibilità dell’agire politico collettivo, il Tempo Rosso funge  da luogo di autoformazione, di autonomia culturale e politica in cui sperimentare le forme di una cooperazione sociale non sottoposta a mercificazione, senza delega e con modelli di consumo differenti.

Negli ultimi anni la sola preoccupazione di chi ci governa (destra o sinistra), è stata l’occupazione delle poltrone e con esse di ogni spazio possibile di dibattito, proposta culturale, intervento sociale. Questi signori si sono spartiti denaro, funzioni, ogni spazio delle nostre città con il solo risultato di aver trasformato la nostra provincia, i nostri paesi in un deserto, senza servizi sociali, senza spazi culturali adeguati. A tutto questo abbiamo sempre opposto la nostra determinazione nel voler mostrare come sia possibile sviluppare una progettualità diversa. E in parte, anche grazie alla vostra presenza alle iniziative, con il vostro contributo, ci siamo riusciti; sotto la incessante pressione che i “tutori della legge” hanno sempre fatto sentire, abbiamo resistito rilanciando un percorso che negli anni si è distinto come laboratorio culturale, sociale e politico aperto ai problemi della provincia. Senza padroni, senza prezzolati politici alle spalle, soprattutto senza sovvenzionamenti da chiunque, ma semplicemente con l’autogestione.

E’ in tempi come questi, in tempi di crisi e recessioni, in cui si restringono ulteriormente spazi di agibilità politica, in cui ci vediamo sottratti sempre più tempo e ricchezza, che diviene necessario far continuare a vivere e crescere esperienze come queste, ma anche farne nascere di nuove. E’ infatti questa l’unica strada per non sprofondare nella logica del sacrificio che trasversalmente vogliono a tutti i costi imporci. Quella strada che ci vede tutti i giorni creare ed organizzare un modo altro di socializzare e relazionarci, un modo altro di fare cultura, una cultura sottratta alla mercificazione, ma soprattutto creare ed organizzare conflitto sociale in uno dei territorio più martoriati del paese.

Non è il tempo di disperarsi, è il tempo di organizzarsi e tornare a lottare!

csoa Tempo Rosso – Pignataro Maggiore, Via Carlo Giuliani – Terra di Lavoro

Ogni lunedì ore 21:00 assemblea di gestione del centro;
Ogni venerdì ore 21:00 attivo politico dell’assemblea autonoma Terra di Lavoro;